Imballaggio Attivo! | Bestack | Lunga vita alla frutta

Chi siamo

Bestack è il consorzio nazionale tra le principali aziende italiane che producono imballaggi di cartone ondulato per ortofrutta - International Paper, Ghelfi Ondulati, DS Smith, Ondulor, Mauro Benedetti e Sandra - e che complessivamente rappresentano circa il 95% della produzione italiana.

Ci occupiamo di:

  • Ricerca per innovare costantemente il settore degli imballaggi in cartone nel settore ortofrutticolo
  • Certificazione della prestazione degli imballaggi
  • Promozione del nostro settore lungo tutta la filiera

Di cosa si tratta

L'imballaggio Attivo!
in cartone ondulato Bestack, brevettato nel novembre del 2015, è il risultato della collaborazione tra Bestack e il gruppo di ricerca della Prof.ssa Rosalba Lanciotti, tra cui la prof.ssa Francesca Patrignani e il dott. Lorenzo Siroli, della sede di Cesena del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, iniziata cinque anni fa per migliorare gli imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta. L'obiettivo è fare innovazione sugli aspetti microbiologici dell'imballaggio per dare benefici al prodotto contenuto.
Abbiamo lavorato sull'analisi del livello igienico degli imballaggi, sulla contaminazione che si trasferisce dagli imballaggi ai prodotti contenuti e poi sul controllo della proliferazione della carica microbica con lo scopo di aumentare la Shelf Life dei prodotti, di diminuire lo scarto e di aumentare le probabilità di consumo con conseguenti risparmi economici e miglioramenti della qualità dei prodotti in vendita.
L'imballaggio Attivo quindi utilizza gli stessi olii essenziali presenti in natura, già impiegati dall'industria alimentare ed ammessi dalla normativa di riferimento, per regolare e rallentare i processi di maturazione in maniera naturale.

Cosa dice la scienza

Rosalba Lanciotti

Professore ordinario di Microbiologia degli Alimenti
PhD in Biotecnologie degli Alimenti
Coordinatore del CdS magistrale Scienze e Tecnologie Alimentari
Vice Direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari
ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna

Sono particolarmente orgogliosa di ATTIVO, risultato di tanti anni di ricerca e di una fruttuosa sinergia con Bestack, perché si tratta di un imballaggio volto a migliorare la qualità, la shelf-life e la sicurezza dei prodotti ortofrutticoli e, conseguentemente, in grado di soddisfare/tutelare maggiormente il consumatore, anche nel mercato globalizzato.

La globalizzazione, indubbiamente, ha ampliato le opportunità, sia per il settore ortofrutticolo sia per il consumatore, ma ha posto delle problematiche nuove molto stringenti, come abbiamo potuto tragicamente costatare in questo periodo di emergenza sanitaria, legate alla libera circolazione, oltre che di uomini e merci, di patogeni emergenti. La presenza in Attivo di antimicrobici naturali, efficaci anche nei confronti di microrganismi patogeni, può rappresentare una opzione di imballaggio sostenibile in grado di ridurre la permanenza ambientale di numerosi agenti di tossinfezione alimentare e la contaminazione del prodotto confezionato.

L'effetto di inibizione nei confronti dei microorganismi di alterazione fa di ATTIVO un imballaggio ecologico e rispettoso dell’ambiente e delle sue scarse risorse perché in grado di contribuire in maniera significativa alla riduzione delle perdite alimentari e dell’impatto ambientale.

I premi vinti



Primo Premio - Categoria Imprese
PREMIO ""NON SPRECARE""

Novembre 2019



Primo Premio
BANDO INVENZIONI COMIECO FACTORY

Marzo 2019



Primo Premio - Categoria Imprese
PREMIO ""VIVERE A SPRECO ZERO"" di Last Minute Market

Novembre 2018

Cronistoria di un successo

Ripercorri le varie fasi di studio e di test sul campo che il progetto ha attraversato per mettere a punto un imballaggio sicuro ed efficace nella sua funzione di miglioramento della qualità dei prodotti ortofrutticoli in esso contenuti.
I risultati della prima parte della ricerca effettuata hanno evidenziato:
  • Una contaminazione significativamente minore per gli imballaggi in cartone per tutti i gruppi microbici ricercati.
  • La presenza di una popolazione microbica è risultata essere costituita prevalentemente da microrganismi che pur non costituendo un pericolo per la salute del consumatore sono in grado di alterare il prodotto.
  • Alcune RPC sono più sporche già visivamente e hanno comunque evidenziato una frequente contaminazione da parte di microrganismi indicatori di contaminazione fecale.

Carica mesofila totale degli imballaggi

Carica mesofila totale degli imballaggi

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I risultati hanno evidenziato:
  • Maggiore contaminazione degli imballaggi in plastica riutilizzabile a sponde abbattibili rispetto a quelli in cartone certificato Bestack (anche per questioni legate alle modalità di stoccaggio).
  • I tests effettuati inoculando gli imballaggi con un ceppo non patogeno di E. coli hanno evidenziato che la probabilità di trasferimento del microrganismo alla frutta è maggiore nel caso delle plastiche riutilizzabili a sponde abbattibili rispetto al cartone certificato Bestack.
  • La probabilità di trasferimento è influenzata oltre che dal materiale di imballaggio anche da temperatura, tempo di commercializzazione e numero di lesioni.
Raffronto carica batterica per tipologia di imballaggio

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Carico di Pseudomonas spp. (log ufc/g di frutto) rilevato

Carico di Pseudomonas rilevato

S. cerevisiae load (log cfu/g fruit) detected

Carico di S. Cerevisiae rilevato

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È l'anno in cui la scienza comincia a misurare i benefici sui prodotti nei primi casi reali. Per farlo abbiamo inoculato le medesime cariche microbiche su partite di prodotto identiche e successivamente le abbiamo confezionate in imballaggi diversi. La metà in imballaggi attivi e l'altra metà in imballaggi tradizionali. Tanti i dati raccolti. Di seguito gli effetti visivi.

Prodotto: mele - risultato della sperimentazione

  • Prodotto campionato: Mele senza microlesioni superficiali
  • Conservazione: 12 giorni
  • Temperatura: ambiente

Imballaggio tradizionale

Imballaggio Attivo!

  • Prodotto campionato: Mele + M.O. senza microlesioni superficiali
  • Conservazione: 9 giorni
  • Temperatura: ambiente

Imballaggio tradizionale

Imballaggio Attivo!

Prodotto: pere - risultato della sperimentazione

  • Prodotto campionato: Pere + M.O. con microlesioni superficiali
  • Conservazione: 9 giorni
  • Temperatura: ambiente

Imballaggio tradizionale

Imballaggio Attivo!

  • Prodotto campionato: Pere + M.O. senza microlesioni superficiali
  • Conservazione: 9 giorni
  • Temperatura: ambiente

Imballaggio tradizionale

Imballaggio Attivo!

Prodotto: pesche - risultato della sperimentazione

  • Prodotto campionato: Pesche + M.O.
  • Conservazione: 3 giorni
  • Temperatura: ambiente

Imballaggio tradizionale

Imballaggio Attivo!

Prodotto: fragole - risultato della sperimentazione

  • Prodotto campionato: Fragole + Muffe + Composti Bioattivi
  • Conservazione: 1 giorno
  • Temperatura: ambiente

Imballaggio tradizionale

Imballaggio Attivo!

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Prodotti considerati:

  • Fragole
  • Albicocche
  • Nettarine

Periodo di test:

  • Maggio - Luglio 2016
  • 6 PDV coinvolti con un reparto ortofrutta
  • in media di 200 mq

Schema di campionamento:

  • Campionamenti settimanali della materia prima a magazzino N. 2
  • Campionamenti settimanali per ogni punto vendita N. 2
  • Analisi per campione N. 4
  • Totale campioni settimanali per i 4 punti vendita N. 16
  • Numero di ripetizioni per campione N. 4
  • Gruppi microbici considerati N. 6
  • Totale analisi settimanali per prodotto N. 384
  • Settimane di analisi per prodotto N. 4
  • Totale analisi per prodotto N. 1.536
  • Numero prodotti analizzati N. 3
  • Totale analisi N. 4.608

Schema di analisi:

  • Valutazione della qualità microbiologica della materia prima.
  • Analisi sulla presenza dei principali agenti patogeni e degradativi in diversi periodi.
  • Quantificazione dell'aumento della Shelf Life.
  • Valutazione qualitativa tramite Panel Test al consumatore.
  • Quantificazione degli scarti.

Prodotto: fragole - risultato della sperimentazione

  • Periodo: maggio 2016
  • Prodotto campionato: 35 q.li
  • Conservazione: simulazione pdv
Differenziale di scarto tra Attivo! e Tradizionale Min Max
Dopo 3 giorni dal confezionamento

-8%

-13%

Imballaggio tradizionale

Imballaggio Attivo!

Prodotto: albicocche - risultato della sperimentazione

  • Periodo: giugno 2016
  • Prodotto campionato: 45 q.li
  • Conservazione: simulazione pdv
Differenziale di scarto tra Attivo! e Tradizionale Min Max
Dopo 4 giorni dal confezionamento

-13%

-18%

Imballaggio tradizionale

Imballaggio Attivo!

Prodotto: nettarine - risultato della sperimentazione

  • Periodo: luglio 2016
  • Prodotto campionato: 50 q.li
  • Conservazione: simulazione pdv
Differenziale di scarto tra Attivo! e Tradizionale Min Max
Dopo 6 giorni dal confezionamento

-20%

-25%

Imballaggio tradizionale

Imballaggio Attivo!

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Nel 2017 dalla sperimentazione si è passati ai test su larga scala, utilizzando gli imballaggi attivi durante le campagne di commercializzazione di diversi prodotti (fragole, albicocche, nettarine e uva) e anche in questo caso i risultati hanno confermato quanto emerso negli anni precedenti nonostante una stagione particolarmente secca che ha abbassato la percentuale di prodotto non conforme.

Prodotti considerati:

  • Fragole
  • Albicocche
  • Nettarine
  • Uva

Periodo di test:

  • Marzo / Aprile
  • Giugno / Luglio
  • Luglio / Agosto
  • Ottobre / Novembre

Schema di campionamento:

  • Per ogni spedizione metà degli imballaggi attivi e metà tradizionali
  • Campionamento di 2 imballaggi per tipologia all'arrivo in piattaforma
  • Prodotto analizzato 40 quintali
  • Totale analisi N. 670

Schema di analisi:

  • Valutazione della qualità visiva del prodotto
  • Valutazione delle marcescenze
  • Valutazione muffe
  • Quantificazione degli scarti

Quantificazione della riduzione degli scarti e maggiori opportunità di consumo

Fragole 8% – 13%

Albicocche 13% – 18%

Nettarine 20% – 25%

Uva 7% – 10%

Test sul consumatore - Fragole

Domanda Scarto percentuale Attivo! /
Imballaggio tradizionale
Ha consumato il prodotto dopo il quarto giorno? +19 %
Ha buttato parte del prodotto acquistato? -3 %
Il prodotto si è mantenuto meglio rispetto
a quello che solitamente acquista
+13 %

Stima dei benefici economici

Prodotti / ambito Incremento di shelf life in giorni Prodotto non buttato in volume (tons)
Test a PDV Fragole 1 / 1,2 1 - 1,6
Albicocche 1,1 / 1,4 2,8 - 3,9
Nettarine 1,2 / 1,6 4,5 - 5,6
F&V Italia 1 / 1,5 650.000 / 840.000

La stima dello scarto al consumo Imballaggio Attivo! vs Tradizionali - l'analisi dell'Università di Bologna

Produttore partner Prodotto % Scarto medio in imballaggi tradizionali (1) Differenziale di Scarto su imballaggi tradizionali (2) in Punti % Maggior tempo di conservazione in giorni (2)
Minimo Massimo Minimo Massimo
Lamponi 60 % -3 % -10% +0,5% +1 %
Fragole 35 % -10 % -15% +1% +1,5%
Ciliegie 30 % -6% -11% +1% +1,5%
Albicocche 25 % -8% -12% +1,5% +2%
Pesche 32 % -9% -13% +2% +2,5%
Nettarine 28 % -5% -8% +2% +2,5%
Uva 8 % -2% -5% +0,5% +1%
(1) Dato medio a T°ambiente: Lamponi, Fragole, Ciliege T3, Albicocche, Pesche, Nettarine T4, Uva T5
(2) Calcolato al T (n° giorno) di store life richiesto dai retailer

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Una innovazione è utile se è percepita e se questa percezione indirizza i comportamenti di consumo. Pertanto dopo aver misurato i benefici in termini prima di numerosità della popolazione microbica tra prodotto confezionato in imballaggio attivo e tradizionale, quantificato e comparato il tempo di proliferazione delle muffe in entrambi i casi, occorre sapere se il consumatore se ne accorge e quale soluzione preferisce, nella pratica, all'atto di consumo. E così abbiamo ricostruito un reparto ortofrutta per offrire in condizioni identiche due prodotti identici che differivano solo nella confezione utilizzata. Ai consumatori abbiamo chiesto di scegliere e di dirci quale preferivano visivamente e all'assaggio.

Comparazione prodotto in imballaggio attivo vs tradizionale - simulazione d'acquisto in un reparto ortofrutta ricostruito.

Come si è svolta la ricerca

  1. Panel Test Blind comparativo al consumo
  2. Presso simulazione di reparto ortofrutta ricostruito
  3. Differenziali al terzo giorno di esposizione a pdv
  4. Su doppie referenze esposte identiche, una in imballaggio attivo e una in imballaggio tradizionale

Preferenza di acquisto

Del prodotto nell'imballaggio attivo rispetto al tradizionale, quanto vale in più?

Preferenza di assaggio

Del prodotto nell'imballaggio attivo rispetto al tradizionale, quanto vale in più?

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Analisi comparativa prodotto in imballaggio attivo vs prodotto in imballaggio tradizionale realizzata in punti vendita reali. Studio Realizzato dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari (DISTAL) Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

Metodologia campionativa retail AGROTER

AgroTer

In collaborazione con:

COOP - Direzione Freschi

Coop

Apofruit - Ufficio Qualità

Apofruit

Fragole

L'analisi in numeri

L'analisi in numeri

I risultati

Comparazione del livello qualitativo accettabile di prodotto.

Imballaggio tradizionale

All'acquisto

All'analisi domestica

Imballaggio Attivo!

All'acquisto

All'analisi domestica

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PLUS SUL PRODOTTO E BENEFICI AL CONSUMATORE

L'impiego di Imballaggio Attivo! conferisce importanti e concreti benefici, tra i quali:

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